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Come Checco detto Finocchio si salvò

Ci sono cinque amici e compagni di classe e c’è un preside alla soglia della pensione che li osserva da lontano ma a volte gli è molto vicino. C’è Teresa, detta “Gambe a Fiori”, che si dipinge le gambe per mascherare i lividi lasciati dalle violenze subite; Carla chiamata “Puttana”, leggera e spudorata, ma molto forte e sensibile; Graziano “Scarpe Strette”, che somiglia a un gigante impacciato e non vuole curare la propria malattia; e poi Enrico “Cervello Bruciato”, che abusa di alcol e droghe; e infine Francesco detto “Finocchio”, un genio della matematica insultato e deriso per la sua presunta omosessualità. La loro vita trascorre in maniera complessa tra il cattivo, se non drammatico, rapporto con i genitori, e lo scontro continuo con professori e bulli della scuola, tra i comportamenti spesso oltre il margine della legalità e il desiderio di non avere limiti e proibizioni. Ma il preside è l’unico che sembra capirli, gli sta accanto e li guida, facendo scoprire a ognuno di loro che la solidarietà e la maturazione potranno portarli a straordinari e profondi cambiamenti. E quando tutto sembra assumere i toni del dramma e ogni cosa sembra perduta, i cinque amici troveranno la forza di volontà per sconfiggere ciò che amano definire come “Tutto Quello”: i soprusi, le sopraffazioni, la violenza, l’ottusità di una realtà che sembra non appartenergli ma che li assorbe con la sua inesorabile indifferenza.

con Loredana Frescura

Come Checco detto Finocchio si salvò

Loredana Frescura e Marco Tomatis
Fanucci Editore, 2010